Scrigno lo scolpì il vento che li lambiva

mentre la vitale sferza costellava i giorni

e allora le scrisse 

 

la dove il tempo non poteva alterare il sacro vincolo che li legava ,

 
 

 

cesellò sul metallo quanto solo lei potesse capire,colpo su colpo, netto, vivido,

 

quanto si erano dette le loro pupille sulle bianche scogliere,

 

e usò i suoi simboli,

 

quelli che lei gli aveva sussurrato nell'estasi tempo prima,

 
 

i boschi sacri custodiscono questo segreto per sempre.

 

Le cattedrali verdi sul Baltico sono templio ora , come il suo cuore

 
Dalla raccolta "termine e paragone" Raileigh 2016 all rights reserved , Copyright Alessandro Colace

ACE

gocce su gocce,

scorrono sul volto a ricordarmi ,

col loro lento , curvolento fluire ,che vivo, vivo per sentire, vivo per assaporare, vivo per osservare il divino che è in noi.

Esiste un tempo in cui tutto è completamente in noi?

In cui il cielo a la terra si abbracciano per l'eternita?

Ricordo il tuo nome e vorrei essere il cielo… Nelle nubi , oggi, c'è scritto il tuo sorriso, ci sono scritti i tuoi sussurri, ci sono scritti i tuoi pensieri.

LE nubi sono mie amiche , mi portano quanto di sano e bello esiste e con piccole gocce lo conducono sul viso, a me.

( da "Extragon" raccolta di poesie , Alessandro Colace books , all rights reserved, Amazon 2019)

 

 

brindo alla fede nell'inimmaginabile, qui sul prato dell'amore il vero amore a pensare del futuro con lei che non sa ed è a poche centinaia di metri da me e dalla amica bicicletta unica testimone che potrei essere con lei.. a Monaco 

 
"Ubriachi di accenni di fodere di smog
 
costelliamo  sogni deodorati d'emozioni
 
essere in essere di eroi futuri sdegnosi
 
vagano idee di eccedenze di vita perduta
 
non dimostriamo nulla del parlare vicino
 
perche nulla dobbiamo raccontare per noi
 
noi che siamo densi di futuro e passato
 
il presente? Cornice pulsante Amore!
 
 
prima che tutto accada"
 
Dalla Collezione :"cervice di interiorità neglette"
 
Ubicum , Nuremberg 2016 , world copyright
 
All Rights reserved.
 
 
 

 

 Parlammo

sulle sponde del lago

e tutto fu chiaro,

 

e poi ti immergesti,

 

e poi ti sposai per sempre .

 

Tutto è qui,

 

istante per istante ,

 

in questa aria che proviene dal nord

e mi consegna ,

 

si mi consegna,

 

 

ancora una volta ,

 

una nuova meravigliosa volta,

 

 il sapore della tua pelle

 

Dalla raccolta "termine e paragone" Raileigh 2016 all rights reserved , Copyright Alessandro Colace

 

"Fu prima di morire che l'Amore mi ritrovo
ricordo il freddo bisturi che sfoglio le ultime pagine
una ad una le immagini felici mi corsero incontro

Fu prima di morire che le mie labbra si inumidirono
e lei sorrise di quello che era eternità unica
uno ad uno i miei cieli si riempirono di stelle

Fu prima di morire che la vita torno a scorrere
torrenti e oceani sfiorirono innumerati gigli
infiniti ad infiniti soli corsero ad aiuto

Fu prima di vivere che lei mi piombò nell'abisso."

Dalla raccolta "termine e paragone" Raileigh 2016 all rights reserved , Copyright Alessandro Colace

 

Il violino e il vecchio Templio

Hai formato una straziante freccia tessuta di note, una freccia ardente scagliata all'infinito.

Ed infinito è l’universo del mio cuore.

 

Le stelle si spensero e così ha fatto la luna.

 

Corri levriero di fuoco tra i ricordi muti.

Per il suono adorato , nostalgico è il corpo.

Corri per salvarmi dal ricordo di parole.

 

Nulla, nulla mi fà rinato tra queste colonne ormai buie.

 

( dalla Raccolta "Bestrafung" ,

edizioni Neue Erstellung 2015)

Vertigini di morte

Le sere tinte di rosati mi ricordano te -

Nella memoria i boschi di Ruegen,

Le corse, le risa, gli occhi persi tra lampi e sprazzi .

 

Le forti sfumature del giorno si

Scolorano in tenui rivoli , ma non fa cosi il sentimento,

diviene sempre piu forte e articolato.

 

Le vedo danzate , le notti, delle dolci lucciole che

Ci accompagnavano sull’Isar.

 

Che ci soccorrevano in giardino,

e l’odore del lauro è ancora lì a sposarci felice.

 

La scrosciante pioggia voglio vada via,

non deve pericolare il volo

delle farfalle nostre!

 

Ho spesso l'impressione di guardarti

Mentre note rincorrono i fiori che ami,

 

 La tua voce melodica e divina

mi parla al cuore.

 

La mia mano afferra alle volte l’aria circostante

e il ricordo si posa sulla  parete a lato.

 

Dalla cornice la tua immagine dorata guarda,

mi conosce bene e mi sorride.

Io ti bacio mani e capelli

e sussurro il tuo nome.

Corone e stigmi

Cosa vorresti della ventura passata?
Cosa dal respiro risucchiato?
Esiste la corda per impiccare questi tuoi pensieri?
Trovala adunque! Perche non sono di chi vive!

La vita non cerca scuse.
Non trova sotterfugi.
Li e` la vita, il resto e` fiato diffuso.
Qui e`la vita , nel mio labbro che la chiede ancora.
 
(dalla raccolta "Dolomiti fondenti" Pubblicata nel 1991)

Ecco là….

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Costeggio il suo letto da vicino;
passando ne osservo le forme perfette;
sfioro , collo sguardo , l’arco della nuca
improvviso mi avverto di freddo e fuoco.

Gioca l’occhio, seguendomi peregrinante,
la vita di lei mi è addosso e danza,
diafani motivi si disegnano insieme. Sei mia?
La bocca si socchiude mormorante , desiderio.

Tranquilla, passione trovi il suo corso sacro.
L’arpa ripercorre solenne in suo canto muto.
Mi riempio di bellezza, di lei , del suo piacere,
filigrana di platino è quest’attimo!



Dalla raccolta Photosyntetik prima edizione 2010

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